Lo spettacolo che verrà ospitato dal nostro paese si intitola "Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto", a cura e con Filippo Capobianco.
Lo spettacolo combina i linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone per raccontare una favola di formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z.
Moscerino da grande vuole fare l’attore, vive in una casa piena di specchi e ha per amica la sua biblioteca, Biblì, che ogni giorno sa trovare per lui nuove parole. Moscerino sa giocare con le parole, la poesia è il suo strumento di comunicazione ma non sa parlare con sua madre, notaio importante e indaffarata, anche lei però incapace di dialogare con il figlio.
Il desiderio di comunicare, in ogni modo e con ogni mezzo, accompagna il protagonista negli anni, di storia in storia, tra Achei e nutrie, musica e matematica, cosmologi che si innamorano di terrapiattiste e terribili commissioni d’esame a cui affidare il proprio futuro.
La guida in questo strampalato viaggio di formazione è una sola: la poesia, che è anche l’ultima chiave per rompere lo specchio e permettere a madre e figlio di guardarsi finalmente negli occhi.